giovedì 20 giugno 2013

E' morto James "Soprano" Gandolfini. Il breve necrologio uttiano

Lo avete mai incontrato un boss della mafia depresso? A parte il Robert De Niro di Terapia e pallottole (ma nel film, Bob non era depresso, solo un po' psicopatico), a parte il boss vero, Bernardo Provenzano, che fra un pizzino e un cancro alla prostata, un po' depresso lo era davvero, l'unico boss veramente depresso, che più depresso non si può, è stato Tony Soprano, al secolo James Gandolfini, morto ieri a Roma, praticamente un ritorno a casa. Figlio di Santa, una napoletana verace, e di James Joseph Senior (nativo di Borgotaro), James Junior aveva 51 anni e una carriera trascorsa sempre davanti alle cineprese. Poco apprezzato dal cinema, è stata la serie televisiva cult “Soprano's” a dargli il successo planetario e tre Grammy Award come miglior attore che, a detta di tutti coloro che lo hanno conosciuto, Gandolfini meritava. Si stava riposando a Roma con la famiglia, poi sarebbe andato al Taormina Film Festival, per un incontro dibattito con Gabriele Muccino e Mario Sesti. Si è fermato a Roma

Massimo Consorti

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